03 Ago Report della seconda Conferenza Nazionale per la Salute Mentale
La II Conferenza Nazionale per la Salute Mentale si è svolta il 24 e 25 giugno 2021.
A circa un mese di distanza è possibile tracciarne un bilancio ragionato.
La Conferenza, promossa dal Ministero della Salute, arriva dopo due Conferenze autoconvocate (nel 2018 e nel 2019) e numerose assemblee volte ad impegnare le Istituzioni all’ascolto e all’analisi, in un ambito della sanità pubblica – quello della salute mentale – che negli ultimi 15 anni è quasi sparita dai radar ministeriali.
Un elemento fondamentale è stato rappresentato dalla definizione indicata nel titolo della seconda Conferenza “Per una salute mentale di comunità”. Durante la Conferenza è stata fatta presente la necessità di promuovere e rilanciare l’assistenza territoriale per la salute mentale, assumere la comunità come cornice di riferimento, proteggere i diritti umani e la dignità delle persone con sofferenza mentale, migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi a beneficio di pazienti e operatori, come affermato in apertura dal Ministro Speranza.
Un altro aspetto che va sottolineato riguarda la partecipazione alla Conferenza di migliaia di persone, operatori e rappresentanti delle istituzioni che hanno contribuito al dibattito con vari interventi.
La Conferenza ha dato voce a un pluralismo di competenze ed è stata motivo di confronto ed ascolto, dando l’opportunità di raccogliere critiche, proposte e denunciare punti e criticità.
Questo patrimonio non deve essere disperso. Per questo a settembre verrà convocata un’assemblea nazionale del coordinamento salute mentale, per verificare il rispetto degli impegni e lo “stato dell’arte” a tre mesi dalla Conferenza.
Sarebbe assai significativa la partecipazione a questo appuntamento dei rappresentanti del Governo, a partire dal Ministero per la Salute, delle Regioni e dei Comuni: POST-2aConferenza-Salute-Mentale-Coordinamento-naz