14 Mag Protesta contro il lockdown, subisce un TSO e viene legato al letto: la denuncia Unasam e il comunicato stampa del Garante nazionale delle persone private della libertà
L’Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale (Unasam) ha scritto una lettera al Sindaco di Ravanusa (Agrigento) in merito a un TSO avvenuto nei confronti del signor Dario Musso in seguito a una sua manifestazione di protesta contro il lockdown. Il signor Musso, che stava protestando nella sua auto e con l’utilizzo di un megafono, è stato fermato da carabinieri e polizia municipale, fatto scendere, bloccato a terra, sottoposto a farmacoterapia e ricoverato presso il SPDC di Canicattì in trattamento sanitario obbligatorio.
L’Unasam ha posto al sindaco di Ravanusa alcuni quesiti:
• Chi, e per quale motivazione di gravità sanitaria (nel pieno rispetto della normativa sui TSO) ha disposto il trattamento sanitario obbligatorio (e quali azioni sono state attivate per evitare un TSO), e chi lo ha convalidato, se corrisponde al vero che il Signor Dario Musso non è mai stato un paziente psichiatrico in cura presso un servizio territoriale.
• Se tale intervento è stato determinato dall’azione di protesta del Signor Musso la quale, se ritenuta in contrasto con le norme di sicurezza anti covid, poteva essere affrontata e gestita con ben altri provvedimenti e non con la privazione della libertà e l’obbligo di assumere neurolettici.
• Se corrisponde al vero che la famiglia del Signor Musso non abbia potuto comunicare con il proprio familiare per ben quattro giorni.
• Se il provvedimento assunto è stato convalidato dal Giudice Tutelare nei termini previsti dalle Leggi 180/78 e 833/78.
• Se corrisponde al vero che il signor Dario Musso è stato pesantemente sedato (come appare da una registrazione resa pubblica dalla famiglia) e legato mani e piedi durante il ricovero.
L’Unasam, in quanto Organizzazione Nazionale che tutela i diritti umani delle persone con sofferenza mentale e i diritti di tutti i cittadini, ha inoltre segnalato questa non chiara vicenda al Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà, il Dott. Mauro Palma, che ha risposto con un comunicato stampa esprimendo “profonda perplessità” e chiedendo al Sindaco e alle Autorità sanitarie tutta la documentazione sull’accaduto, alla luce di notizie e filmati e della registrazione del colloquio tra il signor Musso con i familiari.
Le immagini infatti delineano una situazione quantomeno irrituale, essendo stata la persona atterrata prona sull’asfalto dagli agenti intervenuti, poi ammanettata e sedata in loco con una iniezione farmacologica.