E Tu Slegalo Subito | Psicoradio, puntata 583: non legare si può
E Tu Slegalo Subito | Campagna nazionale per l’abolizione della contenzione promossa dal Forum Salute Mentale
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Psicoradio, puntata 583: non legare si può

“Le persone, quando sono aggressive, di solito muovono da una grande paura” Giovanna del Giudice
“Prima di entrare a Psicoradio, non immaginavo che una persona che sta male corre il rischio di essere legata”
“ Anche io. Pensavo che non si facesse più, come pensavo che non ci fosse più l’elettroshock ” “A me fa molto paura pensarci” Redattori di Psicoradio

Quando il 22 giugno del 2006 Giuseppe Casu muore nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Cagliari, legato braccia e gambe al letto per sette giorni di seguito, Giovanna Del Giudice aveva appena preso servizio come direttrice del Dipartimento di salute mentale di Cagliari.
La psichiatra decise immediatam ente che quella morte non andava nascosta, silenziata o giustificata. Bisognava parlarne, invece. Era la prima volta che una morte di questo tipo veniva ammessa pubblicamente, e da lì, dalla Sardegna, è partito un movimento di denuncia che oggi diventa sempre più vasto.

“E tu slegalo subito” è il titolo del libro che Del Giudice ha scritto nel 2015, ricordando le parole del suo primo direttore, Franco Basaglia, che dirigeva l’ospedale psichiatrico di Trieste dove nel 1971 la psichiatra aveva iniziato a lavorare. Oggi “E tu slegalo subito” si chiama la Campagna nazionale per l’abolizione della contenzione promossa dal Forum Salute Mentale.

“ Oggi sono circa 30 su 300 i servizi psichiatrici ospedalieri che non ricorrono alla contenzione” ci dice Del Giudice – ma se anche sono pochi, sono molto importanti: ci dicono che è possibile affrontare situazioni difficili senza legare le persone.

“Non c’è mai nessuna legge che “permette” la contenzione: E’ una pratica da sempre legata alle persone con disturbo mentale, e da lì si è diffuso agli anziani, ai disabili… “ . Nel 1909 però una legge aveva previsto che venisse usata solo in casi estremi , con sanzioni molto dure per chi contravveniva. “Anche la Costituzione oggi ci dice che noi non possiamo limitare la libertà dell’altro se non su indicazione del magistrato ci ricorda Del Giudice – Anche la sentenza di cassazione del caso Mastrogiovanni scrive che l’atto della contenzione meccanica è illecito, anticostituzionale, antiterapeutico.”

Ma cosa si può fare, di fronte ad una persona molto agitata, forse potenzialmente pericolosa? “Il problema è quale competenze hanno gli operatori sanitari per sciogliere le situazioni più difficili – risponde la psichiatra Del Giudice – Dobbiamo innanzitutto ricordare che queste persone quando sono profondamente aggressive muovono paura, hanno vissuto esperienze estremamente dolorose. Sapendo che l’altro ha bisogno di aiuto, è aggressivo perché ha paura, perché non sa dove si trova”

La puntata integrale è disponibile su www.psicoradio.it.